Studentati
L’investimento in residenza universitaria e servizi di Hines sugli edifici dell’ex consorzio Agrario in Ripamonti è una buona notizia.
Una recente indagine sugli investimenti immobiliari per residenze universitarie, pubblicata sul Sole 24 Ore, ci dice che in Italia, rapportando il numero di posti letto con la totalità degli studenti, il rapporto non supera il 3%, mentre nel Regno Unito è pari al 23%, in Francia all’11%, in Germania al 9% e anche la Spagna ci precede, con il 6 per cento.
E inoltre che In Italia il 75% degli studenti vive in famiglia diversamente dagli altri paesi europei dove le percentuali scendono dal 50% della Spagna al 20% in GB.
Occorre sviluppare un’alternativa che sia sostenibile economicamente sia per chi sviluppa che per l’utenza e che offra servizi aggiuntivi per vivere ‘in comunità ‘ e interagire con la ‘comunità‘ cittadina.
Sul fabbisogno di residenza universitaria a costi calmierati il Comune di Milano, anche con il PGT (in aggiunta ai programmi in area Expo e agli Scali ferroviari) può essere soggetto trainante capace di sviluppare tale modello, intervenendo anche sull’iniziativa privata (nella sua legittima prerogativa), proprio per garantire sostenibilità, accesso a condizioni eque e integrazione dell’iniziativa nel tessuto urbano.