Piazza D’Armi. Apriamo la discussione
L’annuncio dell’avvio delle bonifiche dall’amianto da parte di Invimit e di un tavolo di lavoro convocato dall’assessore Maran per avviare la progettazione di un grande parco nella Piazza d’Armi non può che vederci fiduciosi sul futuro dell’area stessa.
Ci siamo già espressi, in occasione della rinuncia dell’Inter, sull’opportunità rappresentata dal nuovo PGT di guidare la sua trasformazione, nell’interesse di tutta la città.
Pensiamo però che il confronto, nel quadro della revisione del PGT, debba essere allargato anche a quelle realtà che in questi anni hanno promosso cultura e iniziativa su Piazza d’Armi, elaborando proposte che hanno coinvolto migliaia di cittadini. In primis la valorizzazione delle risorse già presenti in questa area: dal riuso (e non demolizione) degli ex magazzini militari anche per destinazioni pubbliche, sociali e culturali, alla tutela di parte dell’ecosistema naturale in essere, ricco di diversità faunistiche e boschive, che potrebbe essere connesso con reti di percorsi ciclo ai sistemi verdi limitrofi (Parco delle Cave, Bosco in Città, Cascina Linterno).
Allo stesso modo, occorre aprire un tavolo perché anche per Piazza d’Armi, il PGT sia l’occasione per fare scelte coraggiose e ragionare sulle politiche dell’abitare, non solo per rispondere ad un fabbisogno pressante, ma anche per sperimentare edilizia popolare in contesti sociali misti, favorire l’housing sociale, prevalentemente in affitto, e dare risposte alla classe media e ai giovani.